Guglielmo Pramotton vive e lavora a Donnas ed è definito “uno dei maestri dell’artigianato valdostano di tradizione”.
Egli predilige sculture a tutto tondo in legno di noce e spesso anche di noce antico.
Tra le sue mani il legno prende vita e inizia a raccontare delle storie creando atmosfere d’altri tempi; racconta la storia della sua Valle, del suo popolo, della vita contadina con le sue tradizioni, i suoi lavori e le sue credenze.
È la storia delle persone semplici che si intreccia con la “Grande Storia” come viene rappresentata dalle sue opere esposte ad Aosta nella chiesa di S. Lorenzo, mostra dal titolo “La Storia e le Storie”.
Tra le opere affascinanti di Pramotton ci sono i suoi “Monaci” barbuti e incappucciati, raggruppati intenti a intonare canti, a bisbigliare preghiere o raccolti in cerchio intenti a discutere. Sembrano riemergere da un’antica abbazia medioevale e ci rimandano alle atmosfere misteriose e inquietanti descritte da Umberto Eco nel suo capolavoro “Il Nome della Rosa”.